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Perché scegliere oli essenziali DoTerra



Dopo aver esplorato in profondità i benefici degli oli essenziali è molto importante contestualizzarli nell’epoca storica in cui viviamo così da poter essere “consumatori” saggi e consapevoli.

Non basta sapere in teoria come funziona l’olio essenziale, bisogna anche saper capire il contesto economico politico e sociale in modo da non caderne vittime.


Ancora una volta, conoscenza è potere.


Ho recentemente concluso con successo la mia certificazione di Essential Oil Specialist e posso garantirvi che è stato illuminante! Nonostante la mia laurea magistrale in chimica e tecnologie farmaceutiche ho imparato moltissimo, e ho scoperto alcune cose che mi hanno lasciato di stucco e che in questo articolo voglio condividere con voi.


Ho scoperto che il crescente interesse per gli oli essenziali ha attirato come mosche l’avidità, la corruzione e l’insaziabile sete di potere e denaro dell’uomo e il suo disprezzo per tutto ciò che è visto come un ostacolo alla sua realizzazione economica. Si è creato un mercato ricco di insidie, tranelli, e prese in giro per il consumatore e pochi conoscono la verità.

Per fare un olio essenziale puro e terapeutico si deve interagire prima di tutto energeticamente con la Natura e con l’ambiente, perchè, come già sapevano gli alchimisti secoli fa, la Natura e le piante sono delicate, specialmente quando si tratta di coglierne l’essenza (in tutti i sensi!).


Estrarre e produrre per il mercato un olio essenziale di qualità è un processo che richiede un’enorme conoscenza, amore, rispetto, pazienza, tempo, risorse economiche e lealtà.

Dopo quello che ho imparato in questo corso vi posso dire che sono qualità che praticamente nessuno usa, perchè non conviene. La maggior parte dei consumatori è inconsapevole e non sa quale arte e scienza si cela dietro tutto questo.

Vi spiego cos’è necessario e cosa succede nella realtà per produrre un olio essenziale.


  1. Ogni pianta ha un suo habitat ideale dove cresce rigogliosa e spontanea senza uso di fertilizzanti o pesticidi, prendendo il meglio dal suo clima e dal suo terreno. La maggior parte delle aziende coltiva le piante dove gli risulta più comodo (spesso vicino alle ditte di produzione) perchè si abbattono i costi del trasporto e della manodopera. Ma così facendo la pianta non è messa nelle sue caratteristiche ideali e quindi produrrà poco olio e di scarsa qualità.

  2. Coltivare e raccogliere le piante sono lavori considerati degradanti e per questo la maggior parte delle aziende per risparmiare paga poco i contadini giocando al ribasso “chi offre di meno”: i contadini stessi fanno la guerra tra sè e usano prodotti di scarsa qualità per abbattere i costi, o lavorano in condizioni malsane e massacranti.

  3. Estrarre l’olio essenziale dalla materia prima può essere fatto con moltissimi processi che si differenziano in base al tempo di estrazione e al costo delle apparecchiature. In generale vale la regola che meno tempo si impiega e meno costano i macchinari e più alto è il margine di profitto ma minore è la qualità dell’olio e più pericoloso è l’olio. Infatti possono rimanere residui di solventi tossici, si possono creare composti pericolosi o diminuire drasticamente quelli delicati naturali e terapeutici. E’ in questa fase che, se si usano questi processi non di qualità, si generano molti contaminanti nel prodotto finale (pesticidi, metalli pesanti, composti non sicuri dati da reazioni chimiche).

  4. Spesso per fare un olio puro servono kg di materia prima. Questo non conviene alla maggior parte delle aziende per cui si ricorre spesso all’adulterazione. Ci sono due tipi principali di adulterazione: la contraffazione e la diluizione. Nel primo caso si aggiungono sostanze di sintesi chimica ottenute in laboratorio per potenziare l’aroma o il colore dell’olio. Ad esempio, l’olio essenziale di Wintergreen è normalmente ricco di una molecola altamente preziosa e terapeutica che è il salicilato di metile. Quest’olio è molto costoso mentre la molecola del salicilato di metile si può ottenere in modo molto economico a partire dagli scarti della raffinazione del petrolio. Alcuni oli possono essere completamente creati in laboratorio e spacciati come naturali solo perchè contengono le molecole riprodotte artificialmente, come nel caso dell’Ylang Ylang. La diluizione è un modo per fare un grande margine di profitto e consiste nell’aggiungere un olio vettore di scarsa qualità e basso prezzo all’olio essenziale ed è una sofisticazione molto comune.

  5. Questi processi di adulterazione sono nella maggior parte dei casi SCONOSCIUTI alle ditte produttrici (e qui sono rimasta davvero sconvolta!) perchè le ditte non comprano gli oli dai produttori ma da intermediari, da dei broker. Sono questi broker che sono coinvolti nel processo produttivo quindi possono benissimo falsificare le carte e adulterare gli oli vendendoli come puri e terapeutici alle ditte, che inseriscono questa documentazione nel loro prodotto e sono quindi inconsapevoli di ciò che ci è dentro!

  6. Non tutte le compagnie di oli essenziali fanno molti test perchè questi richiedono molti soldi, tempo e personale molto esperto e qualificato, e una banca dati che contiene tutte le informazioni sugli oli e sugli standard chimici per poter davvero valutare l’autenticità degli oli. In particolare i test, per poter definire un olio terapeutico devono:

  • verificare che la chimica degli oli essenziali sia corretta

  • osservare e annotare densità, colore e struttura organolettica e molecolare che sia conforme

  • controllare contaminanti ed eventuali adulterazioni

  • assicurarsi che l’olio sia stabile e non perda la sua efficacia terapeutica entro il tempo richiesto

  • verificare il rapporto naturale tra i vari componenti della miscela (qui ci si accorge se c’è stata contraffazione aggiungendo sostanze chimiche)


In generale quando scegliamo un olio dobbiamo chiederci:

  • L’azienda sa da dove prende gli oli essenziali? L’approvvigionamento è ecologicamente sostenibile?

  • Dove e quali test di qualità vengono fatti? Da chi? Seguendo quali protocolli?

  • Posso verificare i risultati dei test come consumatore per avere la garanzia terapeutica?


E ora giungiamo a doTerra. Questa azienda è L’UNICA AZIENDA AL MONDO che risponde a tutte queste domande e punto per punto ha reso gli oli essenziali terapeutici migliori al mondo. Ha una vera e propria missione: rendere il mercato degli oli essenziali benefico per tutti: ambienti, coltivatori, consumatori.


Ecco perchè doTerra è unica al mondo ed è la migliore:

  1. doTerra prende gli oli essenziali da quei paesi dove le piante crescono spontanee: sono 45 paesi in tutto il mondo, e più della metà di questi sono paesi in via di sviluppo. Per avere oli di qualità ha capito che l’amore e il rispetto e l’etica sono gli ingredienti base, per cui ha fondato il co-impact sourcing per un’agricoltura sostenibile per il terreno e la popolazione e l’associazione no profit Healing Hands ELIMINANDO GLI INTERMEDIARI/BROKER e avendo un rapporto diretto con i contadini, pagandoli in modo equo e aiutandoli a sollevarsi dalla povertà costruendo scuoli, strade, ospedali, acquedotti. E’ tutto online e alla luce del Sole, per cui vi invito a verificare.

  2. Usa solo i processi più puri di estrazione degli oli, anche se questo comporta investire in macchinari costosi, aspettare molto tempo e conoscere approfonditamente le condizioni di temperatura e pressione ottimali PER OGNI PIANTA. I processi sono distillazione in corrente di vapore e spremitura a freddo, senza uso di solventi, senza creare sprechi nè scarti tossici e ottimizzando la chimica della pianta per mantenere il suo potere energetico e terapeutico.

  3. Applica un rigore nei test mai visto da nessun’altra azienda di oli essenziali. Applica ben 8 tipi di test (Gas cromatografia/Spettroscopia di massa (MS), Controllo chirale, IPS/MS per verificare metalli pesanti, Cromatografia liquida/MS per valutare eventuali pesticidi contaminanti e contraffazioni, FTIR che è l’impronta digitale di ogni olio, per cui se non corrisponde allo standard puro non va nel mercato, test del polarimetro per la chiralità del prodotto (i prodotti naturali sono chirali mentre i sintetici no), Test microbiologico e Test di stabilità) e li ripete per ben 3 volte nelle varie fasi della produzione per controllare ogni passaggio. Questi test seguono i protocolli della farmacologia americana (USP) che sono gli stessi applicati per valutare la qualità dei farmaci.

  4. Massima trasparenza al consumatore: potete VERIFICARE VOI STESSI i risultati dei test condotti su OGNI LOTTO di olio essenziale prendendo il numero di lotto sotto la vostra boccetta di olio doTerra e inserirla su questo sito https://sourcetoyou.com/en.


Quale altra azienda (e non solo di oli essenziali…) può vantare la stessa etica, lo stesso rigore, la stessa cura in ogni dettaglio e la stessa trasparenza?

Scegliendo doTerra scegli il meglio per la salute e il benessere tuo e dei tuoi cari, il meglio per il pianeta, per i paesi in via di sviluppo e per l’energia planetaria. Scegliere doTerra per me è un atto etico e di grande amore e rispetto per l’armonia e la pace sulla Terra.

Certamente, questo porta questi oli a costare di più di altri, ma a mio parere il prezzo è IRRISORIO rispetto alla qualità offerta e a tutto ciò che sta dietro. Inoltre una boccetta dura anni e per decine e decine di utilizzi e diversi usi per cui alla lunga si risparmia, e tanto.

Inoltre, se state leggendo questo articolo, avete l’esclusiva possibilità di iscrivervi grazie al mio codice e risparmiare ben il 25% di sconto sugli oli, di aderire al programma fedeltà che prevede premi, regali, promozioni mensili e programma punti, di usufruire di una rete di amanti ed esperti di oli essenziali che ti possono assistere e guidare attraverso corsi, programmi, workshop, eventi, ritiri e trattamenti e consulenze personalizzate.



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Dr.ssa Picchi Beatrice ID 8624106

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